Il Gran Teatro Falla, situato in Plaza Fragela, di fronte alla Casa de las Viudas, è un edificio destinato a spettacoli teatrali e concerti del città di Cadice, ad esempio, ogni anno e durante il mese di febbraio si tiene il Concorso dei gruppi carnevaleschi di Cadice, dove i diversi gruppi carnevaleschi mostrano tutta la loro arte e genio in varie modalità mentre il resto dell'anno il Teatro ospita un Stagione autunnale e stagione primaverile con spettacoli come concerti, rappresentazioni teatrali e, in misura minore, musical e opera. Si tengono anche il FIT, Festival del Teatro Iberoamericano di Cadice, e Alcances, un festival cinematografico dedicato soprattutto ai documentari. nel COAC (competizione ufficiale per gruppi carnevaleschi).
La sua costruzione iniziò nel 1884, su progetto di Adolfo Morales de los Ríos e Adolfo del Castillo Escribano, con Miguel Martínez de Pinillos sindaco di Cadice sul sito dell'antico Gran Teatro di Cádiz, costruito in legno nel 1871 dall'architetto García del Álamo e bruciato nel 1881. Nel 1886 il Consiglio Comunale assunse la direzione dei lavori, nonostante la mancanza di fondi causò più volte la paralisi dei lavori stessi, impedendo il completamento dei lavori fino al 1905. Responsabile della costruzione fu l'architetto municipale Juan Cabrera de la Torre, che modificò ampiamente il progetto originario.
Il 12 gennaio 1910 fu inaugurato con l'esecuzione di una sinfonia di Barbieri, sotto la carica di sindaco di Cadice Sebastián Martínez de Pinillos y Tourné. Fino al 1926 si chiamava Gran Teatro, anno in cui venne ribattezzato Gran Teatro Falla in onore del figlio prediletto della città, Manuel de Falla. Un anno dopo il Carnevale suonò per la prima volta in teatro con il coro Los Pelotaris di Manuel López Cañamaque.
Nel 1984 gli architetti Rafael Otero e José Antonio Carvajal si incaricarono del restauro dell'edificio, iniziato nel 1986 alla fine dei carnevali, terminato nel 1991, con la riapertura il 18 ottobre dello stesso anno in un evento presieduto da S.M. La regina Dona Sofia.Il 4 marzo si è svolto in Plaza Fragela uno spettacolo di creazioni digitali proiettate sulla facciata dell'edificio.
Il 9 marzo 2010, in occasione della celebrazione del suo primo centenario, è iniziata una mostra dal titolo "Cent'anni di manifesti" e sono state offerte visite guidate in tutto il anno attraverso l'atrio, l'ambigú, la soffitta o sala espositiva, la sala della stampa e la parte inferiore del palco in cui venivano spiegate le varie curiosità che non si potevano apprezzare assistendo a uno spettacolo regolare.
Stile neomudéjar, con archi a ferro di cavallo in stile emirale cordobano e mattoni in stile almohade. È costruito in mattoni rossi e presenta sulla facciata principale tre grandi porte ad arco smerigliato a ferro di cavallo, con voussoir alternati in rosso e bianco. La pianta è a ferro di cavallo, a cui sono adattati i pavimenti, ciascuno degli anni '20. Ha una capienza di 1.214 spettatori suddivisi in posti a sedere, palchi, anfiteatro e paradiso. Il palco misura 18 metri di lunghezza per 25,5 metri di profondità e sul soffitto è raffigurata un'allegoria del Paradiso, opera di Felipe Abárzuza e Rodríguez de Arias.
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