Il Centro Nazionale d'Arte e Cultura Georges Pompidou di Francia ha aperto la sua sede nella città di Málaga con il nome di Centre Pompidou Málaga e si trova nello spazio chiamato El Cubo, opera di Daniel Buren, Incubé, dove risaltano i suoi bellissimi colori. Si tratta della prima sede del Centre Pompidou di Parigi all'estero ed è stata inaugurata il 28 marzo 2015 dal Presidente del Governo spagnolo, Mariano Rajoy, e dal Ministro della Cultura francese, Fleur Pellerin
Nel novembre 2013 è stato annunciato che Malaga avrebbe avuto una sede per il Centro Nazionale d'Arte e Cultura Georges Pompidou e si è convenuto che il Centro avrebbe avuto una permanenza di cinque anni, prorogabile e che le opere della collezione del Beaubourg parigino verrebbero esposti in mostre semipermanenti di due anni e mezzo oltre che in mostre temporanee di durata più breve. Nel febbraio 2018, visto il successo di pubblico ottenuto, l’accordo è stato rinnovato per altri cinque anni, fino al 2025.
El Cubo è uno spazio situato alla confluenza del Paseo de La Farola e del Paseo de Los Curas, e dei Moli 1 e 2 del Porto di Malaga con una superficie di 7.600 m2 e circa 6.300 metri sono occupati da aree espositive. due piani, uno al livello 0 (accesso) e l'altro al livello -1. Al livello 0 si trovano le aree di servizio e di libero accesso come il negozio, gli armadietti, lo Spazio Pubblico Giovani e una sala per mostre temporanee. Al livello -1 si trovano gli spazi espositivi della collezione semipermanente e l'auditorium. Il piano superiore, copertura dell'edificio, è completamente open space con un grande lucernario a forma di cubo in acciaio e vetro, che funge da lucernario a vista e dà il nome al complesso.
Ogni anno vengono presentate mostre temporanee ideate dai curatori del Museo Nazionale d'Arte Moderna che mirano a coprire diversi ambiti della collezione del Centre Pompidou, come: disegno, fotografia, video, architettura, design..., e attività aperte a altri discipline creative: danza, cinema e convegni programmati dal dipartimento di sviluppo culturale.
Il “Cubo”, come viene chiamato l'edificio, ha diversi pannelli di vetro proiettati nella struttura dove Daniel Buren gioca con i colori primari e le sue emblematiche strisce interne e intervallate, che è l'unica parte visibile del Centre Pompidou Málaga, e si impone si è affermato come simbolo della presenza dell'istituzione nel paesaggio urbano di Malaga, diventando uno dei luoghi più fotografati della città. Daniel Buren ha realizzato l'opera esclusivamente per il Centre Pompidou Málaga, basandosi su una delle caratteristiche più rappresentative del suo lavoro: la Proiezione.Con diversi tipi di proiezioni, naturali, artificiali, luminose e architettoniche, Buren propone al visitatore un tour alla scoperta del spazi museali più sconosciuti e un film invita a vedere il lavoro di questo artista che, fin dai suoi esordi negli anni '60, non ha smesso di mettere radicalmente in discussione la natura e le funzioni dei luoghi in cui sviluppa il suo lavoro.
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